Capitolo 68

20 luglio 1985

– È arrivata una lettera.
– Ralf?
– Marty.
– Che dice?
– Dice che ha ricominciato a studiare, e ora ci sono gli appelli.
– Forse dovrei prendere appunti su questo.
Florian sorrise leggermente.
– Che altro dice?
– Dice che ogni tanto incontra anche Ralf. Non sa ancora cosa sta studiando, lo vede di sfuggita.
– Davvero? Non ci credo.
– Nemmeno io. Magari è uno che gli somiglia.
Sorridiamo.
– Forse è tempo che tu vada.
– Dici?
– Sì. Riprenditi la tua vita, vai, gira ancora, fai nuove esperienze.
– Ma io voglio continuare qui.
– Quello che fai qui lo potresti fare in ogni negozio di dischi, in ogni posto.
– Ma quello che abbiamo passato…le consegne…
– È finito. Tutto. Lo sai.
– Già. Ne abbiamo già parlato.
– Alla fine so per certo che non ti mancherà questo, ma ti mancherà quando tutti insieme discutevamo di musica, cazzeggiavamo, e facevamo le consegne. Anzi, già ti manca.
– Già.
– Quante volte stai dicendo già? Sentiti.
– Troppe, come al solito.
– Dico che dovresti pensare più a te stesso. Alla fine il negozio di dischi non è sempre esistito.
– Ho capito.
– Però a te darò qualcosa.
– Eh?
– Gli altri non hanno avuto la buonuscita, tu l’avrai.
– E di cosa si tratta?
– Metà di tutto questo.
– E come dovrei passare la frontiera con tutti questi dischi, scusa?
– In effetti, è un problema.
– E se te li spedissi per posta?
– Questo già è meglio.
– Ci metteremo anni, però.
– Meglio di niente.
– Forse ho un’idea. E se tu portassi una parte dei dischi in macchina?
– Ma io non ho una macchina.
– Ti presto la mia Talbot. La verrò a riprendere dopo un mese.
– Dai, no. Ti serve.
– Tranquillo. Userò la Golf Cabrio, è ancora estate.
– Capito. Beh, grazie.
– Ora è tempo di ordinare tutto e metterti da parte quello che vuoi.
– Sì, ma aspetta. Cosa farai dopo che avrai chiuso qui?
– Te lo dico da un mese, affitterò questo locale.
– Capito.
– Comunque non c’è voluto molto per convincerti, questa volta.
– No. Forse so anch’io, nell’inconscio, che è finalmente tempo di andare.
– Ma mi prometti che andrai avanti, farai nuove avventure? Riprenderai l’università?
– Ci proverò. Ma prima mi devo riposare.
– Per quanto?
– Non lo so.

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